L’edizione 2012 del “Campionato Nazionale Master di Mezza Maratona” disputato ieri a Salerno si è svolta in una giornata dal caldo torrido (oltre 30 gradi) che ha influito negativamente in maniera non marginale sulle performances di tutti gli atleti (gli esperti ipotizzano che il caldo abbia “pesato” negativamente sui tempi realizzati per almeno 2 minuti). Per dovere di sintesi, invece di misurarci nell’ardua impresa di raccontare lo svolgimento complessivo della gara, ci limitiamo a “raccontare” quella che è stata la prova dei due nuovi Campioni Italiani, Maurizio Leone nella categoria “Master” e Aldo Carbone fra gli “Amatori”. Alla partenza, pronti e via, sono scattati in testa due atleti, il tunisino Ridha Chihaoui che corre per una Società di Genova, e l’italiano Pasquale Rutigliano che corre per la squadra dell’Esercito. I due, però, hanno partecipato al Campionato Italiano Master “fuori concorso” perché appartengono alla categoria “Assoluti” (in pratica gli atleti professionisti). Il loro ritmo di corsa, da subito elevato,  è stato sostanziato da un passo-gara di 3’,05” al chilometro. Maurizio, saggiamente, ha scelto di non seguire i due battistrada ed ha fatto la corsa in coppia con Ivan Di Mario, un atleta di valore (2° classificato ai Nazionali Master di Cross disputati a marzo sul Garda), dato fra i favoriti della vigilia e, peraltro, appartenete alla stessa categoria “M35”. I due sono andati avanti insieme con un passo gara di 3’,10”. All’ottavo chilometro, di fronte al ritmo incalzante del campione cosentino, Di Mario ha perso lentamente terreno e Leone si è ritrovato a fare la corsa da solo per i restanti 13 chilometri con l’obiettivo di amministrare la rendita di posizione conquistata fino alla fine, tattica che gli ha permesso di laurearsi Campione Italiano per il 2012. Aldo Carbone è stato protagonista di una corsa gestita con la saggezza di un veterano tanto che, con una prestazione di sostanza, ha saputo coniugare la potenza e la velocità con un grande acume tattico. Ha corso i primi 12 chilometri in un gruppo di outsider di valore con un passo gara di 3’,35” al km. Nella seconda metà della gara, forte di sensazioni positive sulla tenuta fisica in un giornata contrassegnata dal grande caldo, ha impresso un ritmo impressionante alla sua corsa staccando progressivamente il gruppo del quale faceva parte e arrivando al traguardo alla straordinaria media di 3’,31” al km. e con una naturalezza che fa pensare che il suo potenziale atletico effettivo sia ancora inesplorato. Ritornando più complessivamente alla gara, c’è da ribadire che la straordinaria performance della “Cosenza K42” è stata garantita da una prova di squadra davvero importante. A questo proposito basta riflettere su pochi dati. Ben 4 atleti hanno chiuso la gara con un tempo inferiore a 1h,20’ (Leone, Carbone, Scarfone e Armando Remorini), altri 2 atleti (Mazzotta e Esposito) hanno tagliato il traguardo in 1h,20’ mentre Tonino Posa ha fatto fermare il cronometro su 1h,22’.  Se si considera l’influenza negativa della temperatura, si può comprendere come il pronostico della vigilia di “CosenzaSport” (“almeno 5 atleti abbatteranno il muro di 1 ora e 20 minuti”) non era campato in aria. Chiudiamo con un’ultima osservazione sulla prova di squadra della “Cosenza K 42”. Il punteggio complessivo che ha permesso di raggiungere il nono posto assoluto nella graduatoria a squadre del Campionato Master è stato consistentemente incrementato da ben sette atleti che si sono classificati nei primi 40 delle categorie di appartenenza. Oltre a Maurizio Leone, fra gli  “M35” c’è stata la grande prova di Armando Remorini (17°) e di Agostino Esposito (25°) che ha sofferto del riacutizzarsi di un infortunio negli ultimi 3 chilometri. Nella categoria “M45”, Massimo Mazzotta, reduce da una lunga serie di problemi fisici, si è piazzato al 20° posto mentre Tonino Posa è risultato il 27°. Nella categoria “M60”, oltre all’ormai mitico Roberto Pansa, prestazione di rilievo assoluto di Enzo Remorini che si è classificato al 19° posto suggellando una straordinaria “prestazione familiare” (Enzo, infatti,  è il padre di Armando). Sui risultati completi, comunque, ritorneremo nei prossimi giorni.

Autore: Redazione

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