Alla 29° edizione della Firenze Marathon, Paolo Audia si colloca finalmente nella fascia valoriale podistica che più gli si addice. Dopo il forzato forfait di New York causa l’uragano Sandy, l’ex pallavolista sangiovannese suggella nella città del giglio una stagione da incorniciare con l’eccellente crono 2h41’50’’, migliorando addirittura di nove minuti e cinquanta secondi il suo precedente record sulla distanza fatto registrare lo scorso anno a Vienna. La gara, dominata dagli etiopi, è partita dal lungarno e non più da piazzale Michelangelo come nelle passate edizioni, incanalando indenni gli 8.323 partecipanti verso “le cascine”, note ai maratoneti solitamente come zona out per le riserve energetiche. Primi chilometri sotto un cielo velato e 11 gradi di temperatura invogliano alla fuga lo svedese di colore Mohammed Mustafa che registra il massimo vantaggio di quaranta secondi al passaggio dei diacimila. La svolta avviene prima del 38° chilometro con i favoriti che si sgranano dal gruppo degli inseguitori e raggiungono Mustafa in chiara difficoltà. Vince per distacco l’etiope Negesse Shumi in 2h09’59 davanti ai connazionali Birhanu Berga (2h10’38’’) e Habtmu Wakeyo (2h10’55’’). Audia, giunto al traguardo con i primi cinquanta, aggiunge pregio alla sua prestazione posizionandosi secondo nella speciale classifica dei Vigili del Fuoco alle spalle del padovano Michele Bedin (2h33’18’’). Ottima prova anche per Francesco Imbrogno che all’esordio sulla distanza fa registrare un 3h08’09’’ degno di nota e funzionale al conseguimento del quinto posto in classifica raggiunto del Comando di Cosenza nella graduatoria finale a squadre dei Campionati Italiani VVFF. Nella gara femminile, vinta dall’etiope Shuru Dulume in 2h30’08’’, da segnalare la partecipazione di Alessandra Zini che chiude i 42 Km in 5h13’.

Autore: Redazione

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